Ci ha lasciato Angelo Compagnoni
di Orlando Cervoni
Domani pomeriggio, in piazza Municipio di Ceccano si terranno i funerali di Angelo Compagnoni. Scompare con lui una delle figure più importanti della sinistra della nostra provincia. Di umili origine contadine, fu autodidatta; nel 1944 si iscrisse al PCI, assumendo ruoli di guida nella CGIL e nella Alleanza Nazionale dei Contadini. E' stato Consigliere Comunale, Consigliere Provinciale, Sindaco di Ceccano. Fu Deputato dal 1953 al 1963 e primo Senatore del PCI della Provincia di Frosinone dal 1963 al 1972. Il suo nome è legato alle lotte e alle proposte di legge per "dare la terra a chi la lavora", lotte che furono vinte anche grazie alla grande credibilità personale di Angelo Compagnoni. Da giovanissimo ascoltavo con attenzione i tanti aneddoti che ci raccontavano e ci raccontava egli stesso sulle tante iniziative intraprese per convincere tanti braccianti a votare PCI. Uno di questi aneddoti, in particolare, rappresenta il suo modo di essere: durante un giro per la campagna elettorale, parlando ad alcuni contadini delle lotte da fare per la terra, alcuni non lo ascoltavano, con l'aria di chi pensa che le "parole sono un mestiere leggero". Allora Angelo prese la vanga e dimostrò che sapeva vangare meglio di loro e che le sue parole venivano dal sudore e non dalla facile retorica, arte nella quale anche era maestro. I suoi racconti si dipanavano con semplicità, senza vanto, come chi dice: guardate che le cose si possono fare anche bene e si possono dire le cose giuste nel giusto modo e per farlo bisogna essere personalmente credibili. Aver conosciuto Angelo Compagnoni ed aver potuto parlare con lui, per me, resta una delle cose più belle della mia partecipazione alla vita politica.
Addio Angelo Compagnoni, la terrà ti sarà lieve, perchè l'hai data a chi la lavora.
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