Il souvenir di solito è quell'oggetto che nasconde milioni di momenti. E di ricordi.
Qualche volta è un colpo al cuore, qualche volta soltanto un illusione.
E' di oggi la notizia : uno dei giornali protagonisti dell'informazione locale, "La Provincia" chiuderà il suo percorso editoriale.
Certo, non è la prima volta che viene annunciata la chiusura della testata editoriale negli ultimi anni. Finora, tutte le persone interessate hanno sempre potuto tirare un sospiro di sollievo per il falso allarme. Sarà così anche stavolta?
La crisi economica morde. Ed il modello di business dell'editoria attuale, inutile girarci intorno, è superato.
Il Washington Post è stato salvato da uno che con il web ha costruito la sua enorme fortuna, Jeff Bezos ed il New York Times è ancora in edicola grazie al salvataggio del magnate Carlos Slim.
Radio Boville, inutile dirlo, è vicina a tutti i "colleghi" che in questo momento vedono le sorti del loro foglio e della loro azienda in pericolo. Un giornale, sempre molto apprezzato come è stato per anni La Provincia, è garanzia di pluralità di informazione per un territorio.
Chi improvvisa queste poche righe, ha avuto il piacere di scrivere e di firmare il primo di tanti articoli proprio sulle pagine di quel foglio.
All'epoca l'Italia non mancava mai la qualificazione ai Mondiali, Amazon vendeva soltanto libri e l'Inter aveva ancora Ronaldo, quello vero. E raccontare i primi consigli comunali, le prime partite di calcio, con gli occhi di un diciottenne che era ancora sui banchi del liceo, era una bella emozione.
C'è una vecchia canzone di Luciano Ligabue nella quale il rocker emiliano racconta "di un'altra luna, un'altra strada, un altro bar che chiude, un'altra voglia di fortuna .. sarà un bel souvenir ..".
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