lunedì 28 maggio 2018

Ato5, qualcuno ci aveva "visto lungo"

Era il febbraio del 2004. Esattamente, quattordici anni fa. La gestione del servizio idrico in Ciociaria, per effetto della legge Galli, era da poco passata dalla competenza dei comuni a quella dell'Ato5 Acea. A metà degli anni novanta infatti uno dei tanti governi ibridi della nostra storia, ibridi nel senso misti tra "tecnici" e politici del centrosinistra aveva avuto la brillante idea di rovinare uno dei pochi servizi che in Italia funzionavano e funzionavano bene. L'acqua.

Non bisognava essere dei politologi per capire quale sarebbero stati gli effetti di questo scellerato provvedimento che permetteva, tra le altre cose, di privatizzare il servizio idrico. Non ci voleva una laurea al Mit di Boston per capire che le tariffe sarebbero schizzate verso l'altro e che la qualità del servizio sarebbe peggiorata. Intanto, in Parlamento giaceva tra i faldoni dei burocrati una proposta di legge per modificare la legge Galli; un provvedimento che intendeva restituire potere ai sindaci e calmierare le tariffe, una legge mai approvata e non è difficile capire il motivo. Quella proposta di legge recava in calce la firma dell'ex sindaco di Torrice, Benito Savo.

In tanti facevano finta di criticare la nuova gestione del servizio idrico. Qualcuno provava a cambiare le cose. Ci provava davvero. E fù cosi, in questo contesto, che il consiglio comunale di Boville fu chiamato ad approvare un ordine del giorno per proporre alla Conferenza dei sindaci di riesaminare i poteri di decisione e controllo sia per quanto riguarda gli investimenti che per la determinazione delle tariffe. Nella risoluzione approvata dal consiglio comunale di Palazzo Simoncelli si chiedeva inoltre di esaminare un nuovo meccanismo di regolamentazione delle tariffe per le fasce più deboli ed i soggetti economicamente svantaggiati; si chiedeva, tra le altre cose di implementare gli investimenti per quanto riguardava gli impianti di depurazione e di controllare l'eccessiva presenza di calcare nell'acqua immessa nel sistema di distribuzione per non danneggiarlo ulteriormente. 

A farsi promotore della proposta, l'assessore Alberto Paglia. Di quella maggioranza facevano parte tra gli altri, Michele Rotondi, Arcangelo Salsiri e Claudio Iori. E Marta Diana.
Sic transit gloria mundi, dicevano i latini. 
E' durata troppo poco ma è stata con tutta probabilità una delle migliori amministrazioni che Boville abbia mai avuto. 

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