mercoledì 16 maggio 2018

Una colonnina per l'auto elettrica al posto delle transenne, la rivoluzionaria idea di Marta Diana

Come trasformare un problema in opportunità. 

Sarà il piazzale antistante il lavatoio comunale ad ospitare la prima colonnina per la ricarica delle auto elettriche nella storia di Boville. È questa una delle proposte più innovative nel programma elettorale di Marta Diana, candidata sindaco della lista “Uniti per Boville”. 

L’idea della colonnina è parte di un piano energetico più ampio, efficiente, rispettoso dell’ambiente ed utile per abbattere i costi dell’energia.
“Vogliamo fare del comune di Boville un modello per quanto riguarda la sostenibilità e l’attenzione alla qualità della vita ed al territorio - commenta la stessa Marta Diana - tutti gli edifici pubblici, dalle scuole alle strutture sportive saranno alimentati da energia pulita. Abbiamo ottime possibilità di intercettare finanziamenti dalla Regione Lazio e dall’Europa; il piano energetico che abbiamo messo a punto inciderà pochissimo sulle casse comunali e ci consentirà di risparmiare decine di migliaia di euro”. Poi una vera chicca, la prima colonnina per la ricarica delle auto elettriche. “L’amministrazione Fabrizi ha pensato bene di transennare il lavatoio comunale perché la copertura sta cadendo a pezzi. Noi andremo a risistemare l'intera area installando la prima colonnina elettrica nella storia di Boville al posto delle transenne che ci lascia in eredità questa amministrazione. È un progetto che impegniamo a realizzare entro il 2023. 


Sembra un’idea avveniristica ma l’auto elettrica è il futuro e presto ci abitueremo a vederla circolare sulle nostre strade. L'Italia - continua ancora Diana - rappresenta uno dei primi mercati europei per il settore e l’interesse stesso delle case automobilistiche è quello di implementare la diffusione dei connettori. I nostri concittadini, i turisti e più in generale tutti gli automobilisti potranno sfruttare questo servizio, ricaricare la loro auto mentre sono comodamente seduti a mangiare oppure a bere una tazza di caffè”. 

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