di Maurizio Patrizi
La Provincia Quotidiano
Don Bernardino D’Aversa è tornato alla casa del padre. Si è spento ieri a 93 anni.
La comunità parrocchiale di San Michele Arcangelo a Boville è in lutto. La sua salma si trova all’ospedale Spaziani e i funerali verranno celebrati domani alle 15 nella cattedrale di Santa Maria a Frosinone.
Don Bernardino era nato il 15 agosto 1924 a Frosinone. Aveva iniziato la sua vita religiosa presso gli Agostiniani dove era stato anche ordinato sacerdote. Dopo la morte di suo padre aveva lasciato l’ordine ed era diventato prete diocesano per potersi prendere cura di sua madre. E’ stato viceparroco della cattedrale di Frosinone, parroco e fondatore della chiesa del Sacro Cuore di Gesù, seguendone i lavori. E’ stato anche assistente del vescovo Carlo Livraghi e lo aiutava nell’ufficio di Frosinone. Poi è stato rettore a San Liberatore e alla Santissima Trinità di Colle Cannuccio. Nel 1986 arriva a Boville dove si insedia come parroco della collegiata di San Michele Arcangelo e vi resta per 24 anni, fino al 27 giugno 2010 quando alla presenza del vescovo Ambrogio Spreafico e con una solenne cerimonia, passa il testimone a don Giovanni Magnante e all’età di 86 anni torna a vivere nella sua casa di Frosinone.
L’eredità che lascia a Boville è molto grande. In poco tempo restaura l’organo della collegiata e fa eseguire lavori di manutenzione, restauro e decorazioni. Nel 2000 fa riaprire la chiesa di Santa Maria del Suffragio. Scrive tantissimi libri sui diversi aspetti della storia artistica, culturale e religiosa del paese. Don Bernardino però, oltre che bravo sacerdote e scrittore era anche un musicista e compositore. Il suo amore per la musica sacra ha fatto si che per molti anni sia stato anche il responsabile diocesano della musica. E’ stato anche maestro della Corale di Santa Cecilia. Ma soprattutto amava stare vicino ai suoi parrocchiani: fino agli ultimi mesi di ministero era solito frequentare i gruppi parrocchiali che nelle varie contrade di Boville si riunivano per il mese mariano. Anche la benedizione delle famiglie per Pasqua rappresentava per lui un momento importante.
Tantissime le testimonianze di affetto dei suoi parrocchiani alla notizia della sua scomparsa.
Nella foto, Don Bernardino insieme al Vescovo diocesano, Mons. Ambrogio Spreafico.
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