giovedì 24 maggio 2018

Cinque Stelle prosegue il tour. Genovesi : "I nostri avversari hanno poche idee, non sono credibili"

E' iniziato questa sera nella contrada di Panicelli il secondo week end elettorale che vedrà protagonista il Movimento Cinque Stelle, prima forza politica del nostro paese in occasione delle elezioni politiche dello scorso marzo. Il candidato sindaco Fabio Genovesi infatti incontrerà i cittadini di Boville per presentare e far conoscere il programma dei pentastellati.
“Ci sono tanti problemi da risolvere, Boville merita più attenzione e partecipazione. La nostra azione amministrativa sarà incentrata sulla trasparenza, sulla solidarietà che è necessaria per sostenere le fasce più deboli, sulla sostenibilità e sul merito. Una delle prime cose che crediamo necessario fare è valorizzare al massimo le professionalità dei dipendenti del comune, sostenendoli nel loro percorso con una formazione continua; questo ci permetterà di ridurre o di azzerare il ricorso a consulenze esterne con un notevole risparmio per le casse comunali. 
Lavoreremo con particolare attenzione al rilancio socio economico del centro storico e sulla messa in sicurezza degli edifici, in particolare delle scuole. Sono queste le priorità del nostro programma elettorale, un programma a cui abbiamo lavorato in maniera seria e condivisa, con il contributo di tutti mentre abbiamo grossi dubbi sui programmi degli altri, sulla qualità delle loro idee e sull'impegno che ci hanno messo per raccoglierle nei mesi precedenti la campagna elettorale.
Da qualche tempo ascolto le critiche dei nostri avversari che ci rimproverano per la nostra poca esperienza ma sono loro, molti di loro, che non sono credibili e mi riferisco in particolare a chi ha già avuto l’opportunità di amministrare. I risultati che hanno ottenuto sono sotto gli occhi di tutti. Noi parliamo di idee, di turismo, di accesso ai finanziamenti europei, di ospitalità diffusa, della raccolta differenziata, di valorizzazione del patrimonio artistico di Boville. Molti di loro non lo fanno per la semplice ragione che non sarebbero credibili agli occhi della cittadinanza”.

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